giovedì 26 gennaio 2012

L'indice glicemico degli alimenti

Introduzione: i carboidrati

Ho già esposto in un altro post i fattori di rischio per la salute che derivano dall'alimentazione e sui quali c'è largo consenso scientifico; riporto qui tutti quelli relativi ai carboidrati:
  • elevata assunzione di fibra alimentare:
    • C- per l'Obesità,
    • P- per il Diabete,
    • P- per le Malattie Cardiovascolari;
  • assunzione di frutta e verdura:
    • C- per l'Obesità,
    • P- per il Diabete,
    • C- per le Malattie Cardiovascolari,
    • P- per i tumori alla cavità orale, all'esofago, allo stomaco, al colon ed al retto;
  • assunzione di bibite e succhi di frutta zuccherati:
    • P+ per l'Obesità,
    • P+ per l'erosione dello smalto dentale;
  • assunzione di cereali integrali:
    • P- per le Malattie Cardiovascolari;
  • assunzione di potassio:
    • C- per le Malattie Cardiovascolari.

martedì 24 gennaio 2012

Creme spalmabili "alla nocciola": ambiente e salute

Mi trovo spesso a confronto con appassionati della Nutella, e cerco di spiegare loro che si tratta di un prodotto di scarse qualità nutrizionali, e di notevole impatto ambientale.
Visto che per una reale comprensione dell'argomento non è sufficiente il tempo di una normale conversazione, pubblico in questo post tutti i riferimenti per chiarire in modo definitivo che cosa si intende per impatto ambientale e salutistico delle creme "alla nocciola", ma anche qualche suggerimento per un'alternativa non inferiore dal punto di vista del gusto e della qualità, ma senz'altro più rispettosa per il nostro ambiente.

Alimentazione e rispetto per l'ambiente

In questo post voglio illustrare il profondo legame che esiste tra la nostra alimentazione e l'ambiente in cui viviamo, perché credo che ci siano ancora troppi  "ambientalisti" che non osservano alcuna attenzione nei confronti delle proprie scelte alimentari, evidentemente perché questo legame non è ancora molto noto.

Oggi questo articolo di Repubblica.it ha riportato la tematica in primo piano:
Dunque "gli scienziati" si starebbero preoccupando di "inventare" cibi alternativi, per evitare il collasso ambientale del nostro pianeta per il continuo aumento della domanda di cibo, ed il contemporaneo aumento dei costi (ambientali) per la sua produzione.

domenica 22 gennaio 2012

Dieta e prevenzione delle malattie croniche

Va sempre più di moda l'idea di "curarsi con il cibo", ad anche i mezzi di comunicazione di massa iniziano ora ad interessarsi delle correlazioni tra abitudini alimentari e rischi per la salute.
Singoli autori avvertono nei loro libri circa le correlazioni più disparate tra alimentazione e salute, ma in questo post voglio esporre ciò che emerge dal consenso scientifico più vasto e cioè, ancora una volta, dai rapporti pubblicati dalla FAO dopo i congressi organizzati dalla OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).
E', questo, il modo più obbiettivo di affrontare qualunque argomento scientifico laddove manchino, data la complessità degli argomenti, certezze assolute: si raggruppano decine di scienziati esperti in un certo campo, e se ne raccoglie il consenso a maggioranza su ogni singola frase del documento finale.

sabato 21 gennaio 2012

Proteine, carboidrati e grassi: qual è il giusto rapporto nel fabbisogno umano?

Introduzione

Il rapporto Proteine:Carboidrati:Grassi va sempre considerato prima di scegliere una nuova dieta: di cosa si tratta? E come si fa a scegliere quello giusto per ognuno di noi? Per fortuna, la Scienza moderna dà molte indicazioni, se non proprio risposte certe, per far luce su questo argomento, lasciando da parte le mode del momento.

Il rapporto PCF

Il "PCF ratio" (Proteins:Carbohydrates:Fats - Proteine:Carboidrati:Grassi) è un modo standard per rappresentare la composizione di una dieta in termini percentuali di proteine, carboidrati e grassi.
Mentre le etichette nutrizionali che troviamo sugli alimenti che acquistiamo hanno la composizione espressa in percentuali di peso (es: grammi di grassi su 100g di prodotto = % di grassi), il rapporto PCF è misurato in termini di energia: fatto 100% il totale di calorie (giornaliere, o di una porzione di cibo), il rapporto PCF ci indica quanto in proporzione contribuiscono al totale energetico le proteine, i carboidrati ed i grassi.

giovedì 19 gennaio 2012

I migliori grassi alimentari

Introduzione

Ecco una trattazione seria delle qualità nutrizionali dei grassi alimentari più usati, così come di alcuni possibili alternative, per mostrare in modo scientificamente fondato cosa sia meglio mangiare per la nostra salute.

Le immagini di questo post, ed i relativi calcoli, sono state ottenute grazie al sito Cron-O-Meter, di cui ho parlato in un recente postLa documentazione scientifica WHO-FAO da cu sono tratte le informazioni seguenti è reperibile sul sito della FAO:

Come si vede da questa tabella, ho scelto porzioni diverse di questi alimenti (margarina, burro, olio di oliva, noci e avocado), a parità di calorie fornite (circa 300, più o meno la quantità che se ne usa in una tipica ricetta per 4 persone).

Cron-O-Meter: Power your Diet with Science

Non è un messaggio pubblicitario, è la semplice realtà dei fatti, e nel resto del post spero di spiegare bene perché.

Per qualunque motivo una persona acquisti interesse per la propria alimentazione (motivi di salute, aumento/perdita di peso, motivi etici...), dovrebbe sentire la necessità di comprendere se ciò che mangia è sufficiente, o meno, a supportare il proprio benessere fisico.
E' quindi consigliabile l'utilizzo di un "diario alimentare", dove segnare quotidianamente le quantità degli alimenti ingeriti per ricavarne indicazioni nutrizionali specifiche, ad esempio: "troppi grassi", "manca Vitamina K", "troppo Sodio", ecc.

mercoledì 18 gennaio 2012

L'impatto delle proteine sulla dieta: dagli USA una nuova verità... o no?

Repubblica.it del 14/01/12 pubblica questa ricerca scientifica, assolutamente condivisibile nel titolo, ma non nelle conclusioni.

Riassumo brevemente:
- volontari divisi in tre gruppi, al 5%, al 15% ed al 25% di calorie da proteine, per otto settimane;
- 40% di calorie in più rispetto al fabbisogno di ciascuno, in modo da indurre aumento di peso;
- le persone al 5% di proteine hanno preso 3,5Kg di peso alla fine;
- le persone al 15% hanno preso 6Kg;
- le persone al 25% hanno preso 7Kg, in media.
La ricerca originale, che Repubblica non linka, è disponibile a pagamento, gratuitamente si può vedere solo l'abstract.